Introduzione
Il fenomeno non poteva sfuggire a nessuno che avesse un minimo interesse per il vino: l’enoturismo è in forte espansione. La Francia, orgogliosa della sua inseparabile storia con il vino, può vantare un ricco patrimonio culturale vitivinicolo. Inoltre, i paesi stranieri sono gelosi del paradosso francese, di questo modo di vivere molto particolare.
Il vino, infatti, ne ha fatto uno dei simboli del Paese, ma c’è voluto fino al 2014 perché il legislatore francese lo riconoscesse ufficialmente: “Il vino, il prodotto della vite, le regioni viticole così come il sidro e il pere, i liquori e le birre delle tradizioni locali fanno parte del patrimonio culturale, gastronomico e paesaggistico protetto della Francia”
Forte di questa tesi, l’offerta enoturistica si sta ampliando (anche se il movimento a favore dell’enoturismo era iniziato molto prima): strade del vino (in Provenza, Borgogna, ecc.), visite ai castelli, corsi di enologia, musei del vino (presto con il Museo delle Civiltà del Vino a Bordeaux), ecc… I visitatori ci sono, qualunque sia il loro profilo: dilettante (anche neofita), intenditore esperto, ecc.
Conclusione
Wikeeps è protagonista di questo nuovo fenomeno e ha già investito in numerosi châteaux: Château Guiraud, Château Bouscault, Château Pouget, Château Brane Cantenac…. Tutti questi châteaux dalle denominazioni prestigiose si affidano ai prodotti Wikeeps, grazie ai quali l’esperienza enologica dei visitatori ha sempre successo.
I servizi di conservazione e servizio del vino Wikeeps ti consentono di goderti una bottiglia per 20 giorni dopo l’apertura, il che rende il loro utilizzo molto interessante per i castelli preoccupati della corretta conservazione dei loro vini.
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