Quali champagne sono buoni?

Per scegliere un buon champagne, si considerano diversi fattori, tra cui il vitigno, il terroir, i metodi di vinificazione e l’assemblaggio.

Tra i vitigni più famosi utilizzati nella produzione di champagne ci sono lo Chardonnay, il Pinot Nero e il Pinot Meunier. Ogni varietà apporta aromi e caratteristiche uniche che influenzano il gusto finale dello spumante. Nella denominazione Champagne, il metodo tradizionale è la norma e prevede una seconda fermentazione in bottiglia che genera bollicine fini e una spuma delicata. Gli aromi fruttati, floreali e agrumati emergono durante la fermentazione e l’affinamento in cantina.

Case di champagne prestigiose come Moët & Chandon, Bollinger, Veuve Clicquot e Laurent Perrier producono champagne che si distinguono per finezza e complessità. La scelta tra un brut, un extra-brut o un demi-sec dipenderà dal vostro gusto per la dolcezza e dall’abbinamento con aperitivi o dessert. Gli champagne rosé, spesso prodotti con uve Pinot Nero, aggiungono un tocco fruttato in più, ideale per accompagnare piatti come i frutti di mare o i dessert.

I crus e i grands crus, come quelli della Côte des Blancs o della Vallée de la Marne, contribuiscono all’identità degli champagne. I viticoltori selezionano accuratamente le uve al momento della vendemmia, tenendo conto della maturazione e della composizione del frutto, per garantire la qualità delle loro cuvée. Per un vino più aromatico e fruttato, si può preferire il Blanc de Blancs, prodotto esclusivamente con Chardonnay.

Anche l’invecchiamento in cantina svolge un ruolo essenziale. Gli champagne d’annata, ad esempio quelli contenuti nelle bottiglie Magnum, beneficiano di un periodo di maturazione più lungo, che aggiunge note di frutta secca e complessità al gusto. L’acidità è un altro fattore importante da considerare, che apporta freschezza ed equilibrio a ogni bicchiere.

Esistono anche alternative come il crémant, che offre un approccio diverso pur rimanendo nell’ambito dei vini spumanti. I crémant, come il Crémant d’Alsace, utilizzano il metodo Champagne per creare spumanti di qualità con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Infine, per chi desidera esplorare gli spumanti al di fuori della denominazione Champagne, il Prosecco o il Cava possono essere delle buone opzioni. Tuttavia, per assaporare l’effervescenza e gli aromi tipici, non c’è niente di meglio di un vero champagne.

Per una degustazione di successo, non esitate a esplorare diverse annate e cuvée, perché ogni bottiglia di champagne può raccontare una storia unica, incorporando la rigorosa esperienza dei suoi viticoltori e la ricchezza dei suoi terroir. Se volete gustare il vostro champagne con moderazione, l’azienda francese Bubbl.ha brevettato un metodo per conservare le bollicine e gli aromi per oltre una settimana…

Buoni champagne: da dove vengono?

Lo Champagne proviene esclusivamente dalla regione della regione Champagne ed è soggetto a regole severe, in particolare alla AOC (Appellation d’Origine Contrôlée), che ne garantisce l’autenticità. La vinificazione dello Champagne si basa su una viticoltura meticolosa, in cui ogni viticoltore presta particolare attenzione alla qualità delle sue viti, soprattutto quelle vecchie, che producono uve più concentrate ed espressive. Le uve come il pinot nero, il pinot meunier e lo chardonnay vengono raccolte con cura al momento della vendemmia. Questi vitigni vengono utilizzati per creare miscele uniche, dando vita a cuvée prestigiose come il brut, il rosé e il blanc de blancs.

La prima fase del processo di produzione è la pressatura delle uve, seguita dalla fermentazione alcolica. Il vino bianco viene poi messo in tini o botti, dove inizia il processo di fermentazione malolattica, creando aromi sottili e una consistenza più cremosa. Lo champagne brut e le altre cuvée sono spesso ottenuti da assemblaggi complessi, compresi i vini di riserva. Questi vini spumanti vengono poi lasciati gorgogliare in bottiglia, dove l’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione secondaria conferisce allo champagne le sue fini bollicine e il suo carattere frizzante.

Una volta che le bollicine si sono formate, gli champagne entrano nelle cantine, dove maturano per diversi mesi o anni, permettendo ai loro aromi di svilupparsi. La sboccatura, che consiste nel rimuovere i lieviti morti dalla bottiglia, è una fase fondamentale nella produzione di uno champagne millesimato o di una cuvée non millesimata. La bottiglia viene quindi chiusa con un tappo di sughero e viene aggiunta una liqueur d’expédition, una miscela di zucchero e vino, per regolare il dosaggio dello champagne. Il dosaggio determina il tipo di champagne: brut nature, extra brut, brut rosé o demi-sec, a seconda del contenuto di zucchero.

Lo champagne è disponibile in diverse forme, tra cui bottiglie, magnum e jeroboam, perfette per le occasioni speciali. Lo champagne rosé, prodotto con il metodo rosé de saignée, si distingue per i suoi sentori di lampone e fragola, mentre lo champagne brut rosé rivela aromi fruttati più sottili, con una bella sfumatura giallo pallido o verde. Gli champagne più vecchi, come i Grand Cru o i Grand Réserve, hanno aromi più pieni, minerali e floreali, con note di pane tostato, brioche e talvolta fiori bianchi o pompelmo.

Gli champagne sono apprezzati anche per la loro capacità di accompagnare un’ampia varietà di cibi e vini. Che si tratti di crostacei, carni bianche o formaggi, uno champagne brut o extra brut esalterà qualsiasi piatto grazie al suo fine equilibrio e alla sua freschezza. Per i dessert, uno champagne demi-sec o vintage apporta note fruttate e dolci, perfette per un momento di dolcezza.

Le case di Champagne come Moët et Chandon, Pol Roger e Dom Ruinart sono rinomate per la loro eccezionale competenza, la loro maestria nella vinificazione e la loro capacità di produrre spumanti che si aggiudicano medaglie d’oro in guide specializzate come la Guide Hachette. I vigneti della Champagne continuano a svilupparsi e i viticoltori utilizzano tecniche sempre più sostenibili e rispettose dell’ambiente. Lo champagne rimane un prodotto eccezionale, celebrato in tutto il mondo per i suoi aromi fruttati, la mineralità e le fini bollicine che deliziano gli amanti dei vini spumanti e frizzanti.

Che si scelga uno champagne brut, rosé o vintage, ogni bottiglia è il risultato di un lavoro meticoloso, dall’assemblaggio delle migliori uve alla maturazione in cantine profonde. Con le sue bollicine fini, il colore dorato e le note floreali e fruttate, lo champagne rimane una delle esperienze gustative più apprezzate al mondo.